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Che cos’è la rinuncia al legato e come funziona?

sofiazanelotti

Benvenuti sul blog di ForLife, lo studio specializzato in successioni ereditarie. Oggi parliamo di un tema spesso trascurato, ma che può rivelarsi strategico in certe successioni: la rinuncia al legato. Vedremo cos’è, come si differenzia dalla rinuncia all’eredità e perché, una volta effettuata, non può più essere revocata.


rinuncia legato

Cos’è un legato e come si acquista

Il legato è una disposizione testamentaria con cui il testatore assegna al legatario uno o più diritti specifici (per esempio, un immobile, un credito, un’opera d’arte), senza estendere a quest’ultimo la responsabilità per i debiti e le passività dell’asse ereditario.


È una successione a titolo particolare, perché il legatario succede solo in quei beni o rapporti espressamente indicati nel testamento.


Una caratteristica fondamentale del legato è che si acquista automaticamente al momento dell’apertura della successione, senza bisogno di accettazione espressa (art. 649 c.c.). Questo perché, in linea di massima, ricevere un legato comporta soltanto vantaggi patrimoniali, e non anche oneri correlati ai debiti dell’eredità, se non entro limiti molto circoscritti (art. 671 c.c.).


Rinuncia al legato: cosa significa

Pur essendo un diritto sostanzialmente vantaggioso, la legge consente comunque di rinunciare al legato. Questo può avvenire se, per esempio, il bene assegnato comporta costi di gestione troppo elevati, o se esistono altre ragioni personali o patrimoniali.


La rinuncia al legato è l’atto con cui il legatario – che ha già acquisito il diritto sul bene dal momento dell’apertura della successione – decide di lasciarlo. Si tratta di un diritto potestativo: il legatario, dopo aver preso atto del contenuto del testamento, può valutare se accettare definitivamente il lascito o rinunciarvi.


Differenza con la rinuncia all’eredità

A differenza dell’eredità, che richiede un’accettazione per produrre effetti, il legato è automatico. Mentre l’erede può revocare la sua rinuncia entro certi limiti (art. 525 c.c.), la rinuncia al legato non prevede una “seconda chance”: una volta rinunciato, il diritto non può essere recuperato.


Questa irrevocabilità deriva dal fatto che la rinuncia al legato non costituisce un’eccezione alle norme generali, né si applica per analogia la disciplina dell’art. 525 c.c., la quale vale soltanto per la rinuncia all’eredità e non può essere estesa a casi diversi.


Perché è irrevocabile

La rinuncia al legato è definitiva per almeno due motivi:

  1. Proteggere la certezza delle relazioni giuridiche: una volta che il legatario manifesta chiaramente di non voler godere di quel diritto, il testamento è meglio definito e i beni possono essere assegnati ad altri soggetti (o tornare all’asse ereditario).

  2. Non esporre i terzi a incertezze: se il legato riguarda beni immobili o crediti nei confronti di terzi, quest’ultimi devono sapere con sicurezza chi è il titolare del diritto e chi non lo è.


Conclusioni: come agire in modo informato

Se ti è stato attribuito un legato e stai valutando se accettarlo o rinunciarvi, è importante essere consapevoli delle conseguenze irreversibili di questo gesto. Rivolgersi a un professionista aiuta a:

  • Valutare i pro e i contro del legato, sotto il profilo economico e patrimoniale;

  • Evitare errori formali nella dichiarazione di rinuncia;

  • Comprendere le conseguenze sulle altre quote ereditarie o sui coeredi.


Lo Studio ForLife, specializzato in successioni ereditarie, offre consulenza personalizzata per chi si trova davanti alla scelta di accettare o rinunciare a un legato. Se vuoi essere sicuro di prendere la decisione giusta, contattaci: ti aiuteremo a capire appieno la tua posizione giuridica e a tutelare i tuoi interessi. Visita ora il nostro sito www.forlifesrl.com

 
 
 

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