Posso fare la successione solo per la mia quota di eredità?
- sofiazanelotti
- 8 apr
- Tempo di lettura: 4 min
Benvenuti nel blog di ForLife, studio specializzato in pratiche successorie. Oggi rispondiamo a una domanda frequente che ci viene posta dai nostri Clienti:
“È possibile presentare la successione solo per la mia quota di eredità?”
Scopriamo insieme perché, come e in che circostanze ciò sia fattibile, alla luce delle normative vigenti e delle istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.

Perché si parla di “successione della sola quota”?
La successione è l’insieme delle operazioni (e degli atti) con cui il patrimonio del defunto si trasferisce ai suoi eredi (o legatari) al momento dell’apertura della successione.
Secondo la legge italiana, sono chiamati all’eredità tutti coloro che, potenzialmente, possono subentrare al defunto; diventano eredi veri e propri dal momento in cui accettano l’eredità (in modo espresso o tacito).
Tuttavia, può accadere che non tutti gli eredi vogliano o possano agire congiuntamente per presentare un’unica dichiarazione di successione: per esempio, c’è chi desidera definire i propri obblighi fiscali in fretta, oppure si ritrova nelle vesti di legatario (il soggetto al quale il testatore ha destinato uno o più specifici beni, invece che una quota ideale del patrimonio).
Da qui nasce la domanda: “Posso fare la successione solo per la mia parte?”
Normativa di riferimento: l’obbligo di dichiarazione e la “quota” di eredità
L'Agenzia delle Entrate spiega che:
Devono presentare la dichiarazione: gli eredi, i chiamati all’eredità, i legatari e, se nominati, i rappresentanti legali, gli amministratori o i curatori dell’eredità giacente, gli esecutori testamentari, i trustee ecc.
È sufficiente che la dichiarazione venga presentata da uno solo dei soggetti obbligati, quindi una sola dichiarazione copre l’intera eredità.
Il legatario può presentare direttamente la propria dichiarazione per ciò che gli compete (il singolo bene o i singoli beni oggetto di legato), indicando comunque i chiamati all’eredità e specificando di non conoscerne, eventualmente, i beni di spettanza.
In altre parole, la legge consente che una sola dichiarazione rappresenti l’intero asse ereditario e copra tutti i diritti e i beni del defunto.
Se però un erede o legatario (ad esempio, chi riceve un bene preciso da testamento) desidera “mettersi in regola” separatamente, può farlo presentando la propria dichiarazione, a patto di rispettare alcune indicazioni specifiche (per esempio, riportare i dati degli altri soggetti chiamati all’eredità e allegare eventuali documenti integrativi).
Quando e come si può presentare “solo la propria quota”
Nel caso di legato specifico (per esempio un quadro, un gioiello o un immobile assegnato dal testatore): il legatario può predisporre e trasmettere la dichiarazione di successione riferita al bene in questione, indicando comunque le informazioni essenziali sugli altri chiamati.
Nel caso in cui più coeredi non coordinino un’unica dichiarazione: uno di essi può farsi carico di presentare la pratica dichiarando tutto il compendio ereditario; oppure, ciascun erede può svolgere singolarmente la pratica per la propria quota. Questo, però, non esonera dal dichiarare l’intero patrimonio ereditario e gli altri successori, perché la dichiarazione deve contenere i dati relativi all’asse ereditario complessivo (anche se riferita a un solo dichiarante).
È fondamentale capire che la legge e le istruzioni non prevedono una vera e propria “dichiarazione di successione limitata” esclusivamente alla propria parte.
Tuttavia, se un coerede (o chiamato all’eredità in possesso di beni ereditari) desidera agire separatamente e l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate ne accetta i presupposti, può comunque presentare la dichiarazione, fermo restando che dovrà indicare nella modulistica:
Tutti i beni e i diritti di pertinenza del defunto, per come ne è a conoscenza.
I dati di eventuali altri coeredi/legatari, precisando la misura delle loro quote.
Le conseguenze pratiche (e fiscali) della dichiarazione parziale
Responsabilità solidale sugli oneri fiscali: gli eredi rispondono solidalmente dei tributi dovuti; quindi, se uno solo presenta la dichiarazione, l’Agenzia delle Entrate procederà a liquidare le imposte dovute sull’intero asse ereditario.
Il legatario (a differenza dell’erede) è obbligato solo nei limiti della parte a lui destinata (il bene o diritto legato). Egli presenta la dichiarazione indicando i propri dati e i dati della disposizione testamentaria in suo favore.
Possibilità di duplicare attività e costi: aprire più dichiarazioni, una per ogni coerede, significa che ciascuna sarà valutata dall’Ufficio competente e genera costi e adempimenti accessori.
Conclusioni: quando vale la pena farla “solo per la mia quota”?
Legato specifico: se avete ricevuto un lascito testamentario ben definito (un immobile, un bene mobile, un credito, ecc.) e volete procedere in modo autonomo, potete presentare la successione relativa a quel solo bene, inserendo però le informazioni essenziali sugli altri potenziali eredi.
Eredi che non collaborano: nei casi in cui non si riesca a raccogliere i dati dell’intero asse ereditario d’accordo con gli altri coeredi, potreste decidere di presentare da soli la vostra dichiarazione, assumendovene l’onere, pur riportando – per quanto possibile – informazioni sulla restante eredità.
Rapidità per necessità finanziarie: c’è chi ha bisogno di sbloccare rapidamente un conto corrente o altri beni (ad esempio, per spese urgenti). In tali circostanze, procedere individualmente potrebbe offrire tempi più rapidi, benché vi sia comunque l’obbligo di dichiarare formalmente l’intero patrimonio, anche se per la parte non vostra indicate i soggetti che ne sono titolari.
La consulenza di uno studio specializzato come ForLife risulta determinante per:
Valutare la situazione del defunto e identificare correttamente i beni, le passività, i chiamati all’eredità e i legatari.
Chiarire se sia davvero opportuno gestire la successione singolarmente o se sia preferibile una sola pratica comune.
Evitare di incorrere in sanzioni dovute a dichiarazioni incomplete o a ritardi.
Lo Studio ForLife è a disposizione per seguire tutte le fasi della dichiarazione di successione, consigliandoti la modalità più vantaggiosa e sicura. Che tu abbia ricevuto un singolo bene per testamento o faccia parte di un più ampio contesto ereditario, potremo fornirti la miglior soluzione su misura. Prenota ora una consulenza o visita il nostro sito www.forlifesrl.com
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