La morte di un familiare è un evento doloroso che, oltre al lutto, porta con sé una serie di adempimenti burocratici, tra cui la successione ereditaria. In questo processo, può capitare che un erede decida di rinunciare all'eredità oppure non voglia partecipare alla successione. Cosa fare in questo caso? Ecco una guida per affrontare la situazione.
Rinunciare all'eredità: quando è possibile
Un erede può rinunciare all'eredità in due momenti:
Entro 10 anni dall'apertura della successione (ovvero dalla morte del deceduto) e non si è in possesso dei beni del defunto;
Entro 3 mesi dal possesso dei beni del defunto, sempre che non abbia compiuto atti che riconducano alla tacita accettazione dell'eredità
Come rinunciare all'eredità
Se il chiamato all'eredità (erede) non intende accettarla, ad esempio perché i debiti del defunto sono superiori ai crediti, egli vi deve rinunciare espressamente. In questo modo egli fa cessare gli effetti verificatisi nei suoi confronti a seguito dell'apertura della successione e rimane, pertanto, completamente estraneo alla stessa, con la conseguenza che nessun creditore potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari, nè egli potrà esercitare alcuna azione ereditaria o acquistare alcun bene facente parte della successione.
E’ opportuno effettuare la rinuncia prima della presentazione della dichiarazione di successione.
La rinuncia all'eredità non può essere sottoposta ad una condizione o ad un termine, né può essere limitata solo ad una parte dell'eredità .
La rinuncia all'eredità deve essere fatta con una dichiarazione scritta redatta da un notaio o dal cancelliere del tribunale.
Effetti della rinuncia all'eredità
La rinuncia all'eredità ha i seguenti effetti:
L'erede rinunciante è come se non fosse mai stato chiamato all'eredità, intervengono i figli ed il coniuge per rappresentazione, in mancanza di questi chiamati all'eredità, la quota del rinunciante va agli altri eredi.
Se non ci sono altri eredi per testamento o per legge, la quota del rinunciante va allo Stato.
Il rinunciante non è responsabile dei debiti ereditari.
Ma cosa fare se un erede non vuole fare la successione e non vuole rinunciare?
Al fisco non importano i litigi famigliari, quindi entro i 12 mesi, un erede deve presentare la dichiarazione di successione indicando gli estremi anagrafici del soggetto che non si è espresso in modo definitivo ed indicarlo come chiamato all'eredità.
Se un erede non vuole fare la successione, è importante convincerlo a fare la sua scelta in modo consapevole ed in qualsiasi eredità bisogna far molta attenzione alle norme, contattaci per ricevere una consulenza gratuita. www.forlifesrl.com
Se un erede si rifiuta di fare la successione, non rimanere fermo.
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