Sostituzione fedecommissaria: cos’è e quando si può usare nel testamento
- sofiazanelotti
- 1 giorno fa
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Quando si scrive un testamento, può accadere di voler proteggere una persona cara che non è in grado di gestire da sola un’eredità. È in questi casi che entra in gioco un istituto giuridico tanto raro quanto prezioso: la sostituzione fedecommissaria.

Un’eredità che “passa di mano” due volte
La sostituzione fedecommissaria permette al testatore di disporre un’eredità in due tempi: prima a favore di una persona (chiamata “istituito”) e, dopo la sua morte, a favore di un’altra (il “sostituito” o “fedecommissario”).Immaginiamo, ad esempio, che Tizio lasci tutto alla moglie Tizia, chiedendo che, dopo di lei, i beni passino al nipote Caio — ma solo se Caio si prenderà cura della zia fino alla fine dei suoi giorni.
Non si tratta di una scelta libera o simbolica: la legge consente questa forma di disposizione solo quando serve a proteggere una persona incapace, come un figlio interdetto o un minore affetto da grave infermità mentale.
La legge: una protezione per chi non può provvedere a sé
L’articolo 692 del Codice civile stabilisce che genitori, ascendenti o coniuge di un interdetto possono istituirlo erede, ma con l’obbligo di conservare i beni e restituirli, alla sua morte, a chi si è preso cura di lui.
Lo scopo è evidente: garantire assistenza e tutela, premiando chi si dedica realmente alla cura dell’incapace.
In tutte le altre ipotesi, la legge considera il fedecommesso nullo, per evitare che i beni restino “bloccati” per anni, sottratti alla loro normale circolazione.
Come funziona nella pratica
Nel caso ammesso dalla legge, la sostituzione fedecommissaria crea una sorta di doppia successione:
Alla morte del testatore, l’istituito incapace riceve i beni (ma non può liberamente venderli o disporne senza l’autorizzazione del giudice).
Alla morte dell’istituito, i beni passano automaticamente al sostituito, ma solo se quest’ultimo ha effettivamente curato l’incapace per tutta la vita.
Il sostituito, quindi, non è subito erede, ma ha un diritto in attesa che diventerà
effettivo solo al verificarsi delle condizioni previste.
Perché il fedecommesso è così raro
Oggi, la sostituzione fedecommissaria è poco utilizzata, perché richiede l’interdizione o una grave infermità mentale dell’istituito e un controllo giudiziario rigoroso sulle disposizioni. Tuttavia, nelle famiglie con figli o coniugi fragili, rappresenta uno strumento di protezione e continuità, che consente di pianificare la trasmissione del patrimonio senza lasciare lacune giuridiche o rischi di abuso.
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