Come si può destinare un bene ereditato ai bisogni della famiglia? Il fondo patrimoniale per testamento
- sofiazanelotti
- 1 giorno fa
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Quando si scrive un testamento, non è raro che il testatore voglia assegnare un bene non solo a una persona, ma a uno scopo: proteggere una famiglia, garantire una sicurezza economica, preservare un patrimonio familiare.
Per farlo, l’ordinamento italiano mette a disposizione alcuni strumenti che permettono di vincolare i beni ereditari a una finalità specifica. Oggi esploriamo uno dei più significativi: il fondo patrimoniale.

Cos’è un fondo patrimoniale?
Il fondo patrimoniale è un istituto previsto dal codice civile che permette di destinare determinati beni (immobili, mobili registrati o titoli di credito) ai bisogni della famiglia.
In pratica, è come mettere quei beni “sotto campana”, affinché servano solo per il benessere familiare. È regolato dall’art. 167 c.c., che prevede che il fondo possa essere costituito anche nel testamento. Ovvero un testatore può disporre che un bene venga destinato a fondo patrimoniale per proteggere la famiglia dell’erede.
Un esempio pratico: il legato con vincolo familiare
Immaginiamo questo scenario: Tizio, nel suo testamento, scrive «Lego la proprietà del fondo Tuscolano a Caio, costituendolo in fondo patrimoniale per i bisogni della sua famiglia».
Cosa succede?
Il bene (il fondo Tuscolano) viene trasferito a Caio.
Ma non è un bene “libero”: è vincolato a servire i bisogni della famiglia di Caio, ovvero sua moglie e i figli.
Anche se il bene è intestato solo a Caio, il legato è considerato effettuato a favore di entrambi i coniugi, proprio perché destinato alla famiglia.
In questo modo, il testatore può influenzare non solo chi eredita, ma anche come deve essere usato quel bene.
Protezione dai creditori: sì, ma con limiti
Il fondo patrimoniale crea un vincolo reale sui beni, che può offrire una certa protezione dai creditori. Ma attenzione: non è uno scudo assoluto.
Infatti, i creditori possono aggredire i beni del fondo se:
Il debito serve ai bisogni della famiglia (ad esempio, affitto della casa familiare).
Il debito non è familiare, ma il creditore non lo sapeva (ad esempio, un prestito per gioco d’azzardo mascherato come spesa familiare).
Quindi, è una protezione condizionata, ma comunque rilevante.
E se i beneficiari non sono ancora sposati?
Il fondo patrimoniale può essere previsto anche per una coppia non ancora sposata. In tal caso, la disposizione testamentaria è valida, ma condizionata al matrimonio: fino a quando non si celebra, il fondo non ha effetto.
È un modo elegante per dire: “Ti lascio questo bene, ma solo se lo userai per costruire una vera famiglia”.
Conclusioni
Il fondo patrimoniale è uno strumento poco conosciuto ma di grande valore, soprattutto in ambito successorio. Permette di proteggere i beni e garantirne l’utilizzo per una finalità specifica: il benessere della famiglia.
In un’epoca in cui le famiglie sono sempre più esposte a rischi economici e legali, inserire nel testamento clausole di destinazione può fare la differenza tra un’eredità che unisce e una che si dissolve nei conflitti o nei debiti.
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