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L'erede apparente: tutela dei terzi in buona fede

sofiazanelotti

Come un prestigiatore, l'erede apparente è colui che, pur non essendo erede legittimo o testamentario, si comporta come tale, ingenerando nei terzi la convinzione di essere il vero avente diritto all'eredità.


erede apparente

Condizioni per Essere Considerati Erede Apparente

Non è necessario che l'erede apparente possieda materialmente i beni ereditari. Può infatti generare la convinzione di essere erede anche senza la disponibilità materiale dei beni. Questo avviene spesso quando l'eredità è devoluta ex lege, e non si è a conoscenza di un testamento.


Quando si verifica questa situazione?

Ci sono diverse casistiche in cui può sorgere la figura dell'erede apparente:

  • Testamento revocato o annullato: se un testamento viene revocato o annullato dopo la morte del deceduto, l'erede nominato nel testamento precedente potrebbe apparire come erede apparente ai terzi che non sono a conoscenza della revoca o dell'annullamento.

  • Successione legittima in assenza di testamento: se il deceduto non ha lasciato testamento, l'erede legittimo (solitamente il coniuge, i figli o altri parenti stretti) potrebbe apparire come erede apparente ai terzi che non conoscono l'esistenza di altri eredi o di un testamento successivo.

  • Comportamento del presunto erede: anche il semplice comportamento del presunto erede può indurre i terzi a ritenerlo tale. Ad esempio, se il presunto erede si impossessa dei beni del defunto e li gestisce come se fossero suoi, potrebbe apparire come erede legittimo agli occhi di chi non conosce la vera situazione.


Rapporti tra l'Erede Apparente e l'Erede Effettivo

L'erede apparente non ha alcun diritto sui beni ereditari rispetto all'erede effettivo. Quest'ultimo può esercitare l'azione di petizione dell'eredità ai sensi dell'art. 533 c.c., per ottenere il riconoscimento della propria qualità di erede e la restituzione dei beni in possesso dell'erede apparente.


Cosa succede se l'erede effettivo rivendica il bene?

L'erede effettivo può sempre rivendicare il bene acquistato dal terzo dall'erede apparente. Tuttavia, il terzo potrà conservare il bene se dimostra di aver agito in buona fede. In tal caso, l'erede effettivo potrà agire contro l'erede apparente per ottenere il rimborso del prezzo pagato dal terzo.


La Buona Fede del Terzo Acquirente

Il terzo acquirente deve provare la sua buona fede, dimostrando di aver ragionevolmente creduto che il suo dante causa fosse l'effettivo proprietario dei beni. Non è rilevante lo stato soggettivo dell'erede apparente, che può essere in buona o mala fede.


Esempio:

Tizio muore senza lasciare testamento. Il figlio Caio, erroneamente convinto di essere l'unico erede, vende a Sempronio un immobile di proprietà del padre. Successivamente, viene scoperto che Tizio aveva nominato erede testamentario il nipote Mevio. Mevio potrà rivendicare l'immobile a Sempronio, ma quest'ultimo potrà conservare il bene se dimostra di aver acquistato in buona fede, cioè di non essere a conoscenza dell'esistenza del testamento. In tal caso, Mevio potrà agire contro Caio per ottenere il rimborso del prezzo pagato da Sempronio.


Conclusioni

La figura dell'erede apparente è disciplinata dall'articolo 534 del codice civile italiano. Tale norma tutela i terzi che, in buona fede, hanno acquistato diritti dall'erede apparente. Il terzo potrà conservare il bene acquistato se dimostra di aver agito con la convinzione, ragionevole e giustificabile, che l'erede apparente fosse il vero erede.


In caso di dubbi o necessità, è consigliato prenotare un appuntamento sul nostro sito www.forlifesrl.com


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